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Musica

Kurt Ballou dei Converge ci spiega come fa a suonare in modo così cazzuto

Abbiamo chiesto a Kurt quale sia la strumentazione imprescindibile per suonare come la furia di Dio.

Foto via Tanner Douglass Photography

Se vi siete mai ritrovati in mezzo al pubblico di un concerto dei Converge, vi sarete probabilmente fatti le stesse domande che mi faccio io continuamente: come fa una sola band ad attirare un pubblico così variegato? Certo, la maggioranza degli spettatori rientra in qualche modo negli ambiti del punk e del metal, ma la questione è più complessa. Sembra che i Converge richiamino fan da praticamente ogni sfaccettatura della musica; possono essere tutto fuorchè una band etichettabile. Pochi concerti offrono il rischio contemporaneo di essere schiacciati in un mosh pit o di beccarsi un calcio in testa da un tizio con una felpa dell’Underoath, o una botta in faccia da un tizio che sta facendo il moonwalk.

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Perché? La mia breve risposta potrebbe essere la seguente: la diversità è più probabilmente dovuta ai diversi background dei membri della band e alla loro generale inclinazione alla sperimentazione. Come faccio a saperlo? Be', francamente, non lo so, ma recentemente ho avuto l’opportunità di organizzare una telefonata con il chitarrista dei Converge, Kurt Ballou.

E, ciò che era pensato come una breve intervista per farsi un’idea del tipo di strumentazione usata da Kurt, si è trasformata in una discussione di un’ora abbondante, di cui mi è rimasto di tutto fuorché una lista di strumenti che sia una.

I primi incontri di Kurt con la musica non avvennero, come molti potrebbero credere, tramite la chitarra. In realtà, Kurt si ricorda di aver imbracciato la prima chitarra verso la fine dell’adolescenza, più verso i 15 o i 16 anni. Prima di scoprire la chitarra, si è districato tra una serie di strumenti nelle bande musicali delle medie e del liceo, a partire dal sassofono. Ora che è arrivato effettivamente a prendere in mano la prima chitarra, potrete probabilmente immaginare che era un prodigio fatto e finito, giusto? Be', una breve risposta a questa domanda sarebbe no. High On Fire una volta ha detto che le persone che vogliono suonare il basso spesso finiscono per diventare i migliori bassisti. Kurt ci offre una storiella divertente che in un certo senso contraddice ciò di cui abbiamo discusso Matt, Jeff e io. Kurt si ricorda che sia lui che il suo amico volevano suonare il basso, perché “entrambi pensavamo che il basso fosse il modo più facile per entrare in un gruppo.” Hanno persino fatto una gara: chi avesse risparmiato per primo abbastanza soldi per comprare un basso sarebbe diventato bassista, il perdente avrebbe invece fatto il chitarrista. Fortunatamente per tutti voi fan dei Converge/Ballou là fuori, Kurt ha perso. Malgrado il suo primo gruppo non sia sopravvissuto al primo paio di prove, forse ispirerà voi principianti volonterosi sentire che il successivo gruppo a cui Kurt si è unito, con lo stesso amico che l’ha battuto nella gara, l’ha relegato in un angolo a suonare a un volume quasi impercettibile da un piccolo amplificatore da prova. Kurt nota, “Siccome avevo una macchina, e avevano bisogno di una bassista [l’amico non automunito di Kurt], hanno chiesto anche a me di entrare nel gruppo…mi hanno piazzato in un angolo e mi hanno permesso di provare e tenere il loro ritmo.” Nonostante il suo ruolo da esiliato nella band, Kurt ha parlato dell’esperienza come di una fase cruciale, che gli ha permesso di farsi una prima visione su come suonare in un gruppo thrash/metal.

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Forse vi sorprenderà scoprirlo, ma nonostante il suo nome e la sua storia, non è stato il JCM800 che ha ispirato Kurt. Di fatto, lui acquistò una 800 a canali scambiabili della fine degli anni Ottanta, solo per poi rimpiazzarla velocemente con un amplificatore meno caro che avrebbe avuto un impatto molto più significativo sul suo modo di pensare: il Traynor YRM-1. “Effettivamente avevo una JCM800 per cui avevo speso diverse centinaia di dollari, ma poi ho preso questa YRM a 99 dollari. Ho pensato, “Wow, questo amplificatore da sottomarca costa solo 99 dollari, ma ha un suono migliore ed è molto più versatile di quest’altro che dovrebbe essere il Santo Graal del rock and roll! Mi ha messo in testa l’idea che forse la gente semplicemente associa la qualità a determinati nomi, e certe marche di strumenti con determinasti artisti, e lasciano che quest’associazione influenzi il loro ascolto. Detto questo, penso semplicemente di aver avuto un 800 dal suono particolarmente merdoso. Da allora ho comprato un JMP che suona alla grande!” Infatti, il Traynor ha avuto un tale impatto sul suono di Ballou che l’ha usato, in un modo o nell’altro, in praticamente ogni singolo disco dei Converge. Ora probabilmente molti di voi vorranno vendere i propri stack completi della Orange e correre a cercare un Traynor che, sebbene abbordabile, ormai non costa certo più 99 dollari. Ma se ascoltate il suo consiglio, l’enfasi non è tanto su un particolare tipo di amplificatore, quanto sulla tua abilità di manipolare quest’ultimo. Per alcuni il JCM800 potrebbe essere perfetto, quanto a Kurt, il Traynor ha fatto più al caso suo.

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Spesso i musicisti non pensano molto al tipo di casse che usano; si accontentano di pezzi di magazzino o di seconda mano. Ho chiesto a Kurt cosa cerca quando sceglie una cassa. Dopo aver preso in considerazione la natura vaga della domanda in sé, ha risposto in un modo secondo me unico: “Per la chitarra, cerco costantemente di alzare sempre più il volume, ma in maniera sempre più calma. Perciò nel corso degli anni mi sono trovato a muovermi verso strutture sempre più piccole e amplificatori con un voltaggio sempre più basso. Di solito non suoniamo in posti con grandi sistemi di amplificazione o monitor enormi. Con amplificatori più deboli, il fonico può addirittura insiserirmi nel sistema di amplificazione. In più, il suono del palco è più equilibrato e siamo meno dipendenti dai monitor.” In un’era in cui i punk e i metallari, me incluso, stanno cercando un modo per suonare sempre più forte e distruggere l’udito della gente, il metodo di Kurt dovrebbe essere preso in considerazione, specialmente perché in più di un’occasione ho visto gruppi suonare così forte, che non si poteva in alcun modo individuare i vari riff. “La sensazione di avere più volume è migliore che avere fisicamente un volume più forte.”

Kurt è un musicista che sperimenta costantemente con strumentazione nuova, in un’infinita ricerca per suoni nuovi e migliori. Sebbene faccia riferimento alla sua ammirazione per gruppi come “Fugazi, che hanno sempre, sempre suonato con la stessa attrezzatura,” si paragona più a, “Rick Nielsen, che praticamente non vedrete mai suonare due volte con la stessa chitarra.” Direi che Kurt ha trovato un felice compromesso tra i due. Anche se gli piace sperimentare, sembra anche non spaventarsi all’idea di usare la stessa strumentazione più e più volte, come vi dimostrerà la stabile relazione con il suo Traynor, che va avanti da più di vent’anni: “Ho avuto moltissime epifanie per quanto riguarda gli strumenti, ma molte di quelle epifanie sono state fuochi di paglia.”

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In tema di amplificatori, Kurt cerca costantemente quello che riesca a fare tutto ciò. Scorre una lista di amplificatori con cui ha suonato recentemente, inclusi tre diversi modelli Badcat così come due amplificatori Orange, che usa per i tour europei. Nonostante il nome iconico degli Orange, e la reputazione di nicchia dei Badcat, Kurt ha riorientato le sue preferenze verso un brand che molti di voi probabilmente dovranno ancora sentire nominare, di un Paese di cui molti di voi non saranno al corrente nemmeno dell’esistenza. Gli è stato recapitato un amplificatore di testa di un fabbricatore della Bielorussia, chiamato Sparrows’ SONS. “Non so come descriverlo. Può essere molto distorto, o molto limpido, e non manca mai di personalità. È molto omogeneo, e ha un sacco di sfumature armoniche aggiuntive. È un amplificatore interessante, non assomiglia a nulla di ciò con cui ho suonato in precedenza.” Nella sua ricerca di una testata onnipotente, fa i complimenti a quello della Sparrows’ SONS per essere un misto tra i Soldano, gli Orange, i Marshall e i Badcat. Perciò, sebbene sia forse impossibile avere una testata che sappia fare tutto, sembra che i tipi dellla Sparrows’ SONS ci siano andati molto vicini.

Per quanto riguarda le chitarre, Kurt usa, e ha usato, ogni genere di cosa, ma dice che, “preferisce chitarre con scala 25.5”, nut larghi 1.75” e pickup EMG.” Quanto all’uso dell’EMG, Kurt dice, “Con l’indole caotica della musica dei Converge, ho bisogno di tutto l’aiuto possibile per aggiungere limpidezza e definizione a ciò che sto suonando; e in questo gli EMG sono fantastici.”

Tuttavia, è da poco passato alle chitarre Framus e sta facendo vari esperimenti con i loro pickup passivi Bare Knuckle.

Posto a confronto con la domanda di mettere insieme una lista di strumentazione, Kurt ci ha amichevolmente fatto notare che sarebbe stato in molti sensi inutile, in quanto la cambia continuamente. Sente che il modo in cui suoni il tuo strumento e sistemi l’attrezzatura sia più importante dell’attrezzatura in sè. Perciò, sfortunatamente, non vi potrò offrire una lista succinta stilata da Kurt. Invece, vi do questo consiglio: fatevi un favore e andate a vedere i Converge dal vivo, perché l’esperienza vi lascerà qualcosa di molto migliore rispetto a una lista generica di attrezzatura specifica, vi dimostrerà nei fatti le teorie che Kurt ha condiviso con me. Ricordate che la sensazione del volume può essere più importante dell’uso effettivo di esso, e il nome e il cartellino attaccato a un amplificatore non sono i fattori più importanti nella scelta della strumentazione. Dunque, per una volta, abbassate il volume delle vostre testate e iniziate ad usare le orecchie.