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Musica

L'influenza fondamentale dei Pokémon sulla musica elettronica

Abbiamo chiesto a Kero Kero Bonito, Maxo, Iglooghost e Celadon City di condividere con noi le loro storie da fanatici dei Pokémon.

Quest'anno i Pokémon festeggiano il loro ventesimo anniversario e Nintendo farà uscire svariati videogiochi a riguardo nel 2016. C'è stata molta nostalgia in giro e tutti cercano di capire quale sia stato il peso dei Pokémon sul mondo del gamin, sulla cultura pop e anche sui social media. Ma per quanto riguarda la musica? Il compositore giapponese Junichi Masada ha composto la colonna sonora stucchevole, ma orecchiabile, "Pokérap" e ci sono state molte discussioni su quale fosse la miglior traccia tra tutti gli episodi. Recentemente la colonna sonora originale è stata persino ristampata su un vinile a forma di Poké Ball da Moonshake Records.

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Oggi i musicisti fanno riferimento alla serie tanto esplicitamente ("The Very Best" del rapper inglese JME cita la sigla) quanto implicitamente (l'alias dell'artista Warp Mssingno viene dal Pokémon Glitch). Se vi è mai capitato di vedere dal vivo il producer canadese Ryan Hemsworth, potreste aver sentito "Lavender City Theme" mischiata ad un pezzo di Danny Brown o di Lana Del Rey.

In questo spirito, abbiamo chiesto a quattro act elettronici, tra cui il promettente artista dell'Oklahoma Celadon City (che ha preso il nome da Azzurropoli) e il superfan dichiarato Maxo, di condividere con noi le storie di come i Pokémon hanno influenzato la loro musica.

Celadon City:

"Il senso dell'avventura è ciò che mi ha spinto a comporre e viaggiare. I Pokémon mi hanno dato spazio per crescere e mi hanno permesso di entrare in contatto con tante persone fantastiche. I giochi avranno sempre un posto speciale nel mio cuore e ringrazio i creatori per aver contribuito a liberare la mia immaginazione."

Iglooghost:

"Avevo circa quattro anni quando i Pokémon hanno iniziato a modellare la mia intera traiettoria artistica, ma a dir la verità sono un po' troppo giovane per aver vissuto gli anni della "Pokémania". Questo significa che mi sono perso l'epoca Rosso/Blu, non sono mai riuscito a vedere il film di Mewtwo [Pokémon: Il Film] al cinema, e non ho mai setacciato i siti Angelfire alla ricerca di indiscrezioni su Pokégod.

Invece sono cresciuto nella seconda generazione Pokémon, nei primi anni Duemila. Questo significa che il film di Lugia [Pokémon 2000: La Forza di Uno] fu la mia versione del debutto cinematografico di Mewtwo, e a scuola facevo la raccolta dei Tazos che ritraevano omini strani, sorridenti e colorati come Aipom, Gligar e Sudowoodo. In quel periodo, per chissà quale ragione, [il developer del videogioco] Game Freak ha deciso che la seconda incarnazione dei Pokémon sarebbe stata più bulbosa, più sfacciata e semplificata. Questa cosa mi piaceva tantissimo e ha posto le basi del mio gusto nel design. Tutta l'arte visuale che produco oggi deve avere un personaggio dall'aspetto buffo e strano, altrimenti non riesco ad andare avanti.

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Dal punto di vista musicale, il distinto tono melodrammatico delle colonne sonore dei Pokémon è tra i genitori delle mie produzioni. Penso ci sia qualcosa di molto strano nell'ascoltare musica che si potrebbe descrivere come tesa e piena di un senso di azione, ma dipinta con suoni ridicoli da cartone animato. È una contraddizione che mi piace moltissimo, e penso che ogni volta che apro il mio laptop vorrei creare musica molto emotiva ma composta di suoni sempre più stupidi. La musica da battaglia dei Pokémon è orchestrale dal punto di vista compositivo, ma non ortodossa da quello strumentale. Mentre scrivo, sulla mensola alle mie spalle c'è un Pokémon Oro giapponese ancora chiuso, insieme alla statuetta versione oro HeartGold di Ho-oh che ho avuto insieme al pre-order dal Giappone."

Kane West (Kero Kero Bonito):

"I Pokémon ci hanno insegnato che l'insistenza paga e che a volte la vita ti porta in luoghi inaspettati. Ha tirato fuori il massimo da [i presentatori del programma mattutino della TV inglese] Ant and Dec e dal tipo dei D Train [coppia di ballerini americani]. Per non parlare delle carte."

Maxo:

"I Pokémon erano e sono ancora importantissimi per me. Il primo giorno in cui i primi tre film uscivano al cinema, io mi sono sempre fatto la coda; correvo di Blockbuster in Blockbuster per trovare una cabina foto funzionante per stampare le mie foto Pokémon Snap; ho imparato a usare i ROM quando avevo dieci anni solo per porter suonare Pokémon Oro e Argento in giapponese prima ancora che uscissero in America.

Alcuni dei primi file MIDI che abbia mai sentito o posseduto erano cover fatte in casa delle canzoni dei giochi, e la prima musica pop contemporanea che ho imparato ad apprezzare veniva dai CD ufficiali dei Pokémon (Pokémon: Il Film e 2.B.A. Master in particolare). Inoltre, il gioco dei Pokémon fu il primo che mi ricordi in cui la musica del videogioco mi interessava di più del videogioco stesso.

Come ogni altra serie di videogiochi, i Pokémon hanno una lista di temi e motivi che si rendono familiari e si ri-contestualizzano in un'ampia varietà di media e supporti. Ascoltare un nuovo arrangiamento della sigla originale nel film Pokémon: Il Film, o sentire un nuovo arrangiamento del tema da battaglia del Capopalestra nelle generazioni successive di giochi dei Pokémon, mi fece provare una sensazione nuova.

La mia rivelazione fu che era possibile raggiungere una forte risposta emotiva dalla musica partendo da e sperimentando con l'idea di familiarità. E anche se molti di questi temi continuano a rivivere nelle nuove generazioni, la musica dei Pokémon si è evoluta in una specie di linguaggio; come un Pokédex di unità che lavorano insieme per creare il mondo totalizzante e immediatamente riconoscibile che è quello dei Pokémon. È lo stesso ideale che cerco di raggiungere con la mia musica."

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