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Musica

Jack Name - Lune Spettrali

Jack Name ci porta nello spazio con riverberi cosmici, beat pulsanti e chitarre sintetiche.
Giacomo Stefanini
Milan, IT

Nel mondo della musica marginale è pieno di gente come Jack Name, adorata dai divi della scena (in questo caso John Dwyer di Castle Face rec., Thee Oh Sees, Coachwips) e stranamente poco popolare fra il pubblico. Maple Death records, etichetta di Bologna che ci ha già donato lo split Havah/His Electro Blue Voice e una quantità di cassette che prendono punk, post-punk e la tradizione UK DIY e, nel contorceli, ne strizzano fuori suoni sotterranei e inquietanti come una festa clandestina in una grotta.

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L'unione di queste due entità ha partorito Lune Spettrali, una C60 che vede, sul lato A, la ristampa di Weird Moons, uscito alcuni mesi fa in vinile su Castle Face, contenente canzoni costruite su beat essenziali e sottili pulsazioni spaziali, con la voce fragile e inquietante di Jack Name che recita melodie pop contagiose. Ricorda gli esperimenti da cameretta del primo Kurt Vile se fosse stato in fissa con Buzzcocks, Cleaners From Venus e la kosmische musik più ipnotica. Sul lato B invece si trova un inedito live alla Galleria Portanova12 di Bologna, che potete ascoltare in esclusiva qui sotto, che ci fa capire come live Jack Name prema sul pedale della stranezza e del rumore per rendere le sue canzoni più simili a degli attacchi di una razza aliena armata di rudimentali drum machine e fuzz da due soldi. Sul finale, le due tracce mai registrate in studio mostrano che Jack Name non ha ancora trovato pace: prevedo che i suoi prossimi lavori saranno farciti di tappeti volanti e allucinogeni.

Ascolta lo streaming in esclusiva di Live in Bologna Galleria Portanova12 e ordina la cassetta sul sito Maple Death.

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