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In provincia di Treviso dei cittadini hanno assaltato gli appartamenti destinati ai profughi

Questa notte, a Quinto di Treviso, alcuni residenti sono entrati negli appartamenti destinati all'accoglienza dei profughi, hanno portato in strada i mobili e li hanno bruciati in segno di protesta.

Il video del rogo di questa notte

Questa notte, a Quinto di Treviso, alcuni residenti sono entrati in una trentina di appartamenti che la prefettura aveva destinato all'accoglienza dei profughi, hanno portato in strada i mobili e li hanno bruciati in segno di protesta.

Secondo il Corriere del Veneto, a provocare la reazione sarebbe stata la decisione della prefettura di assegnare temporaneamente una trentina di appartamenti in varie palazzine della città all'accoglienza di 101 profughi. "Nella notte un gruppo di cittadini ha aperto un alloggio destinato ai richiedenti asilo portando fuori letti e televisori e dandogli fuoco," si legge nell'articolo. "I residenti sono furiosi: 'Hanno trasformato le nostre case, che abbiamo pagato col mutuo, in un campo profughi. Devono andarsene di qui.'"

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Già nei giorni scorsi c'erano state proteste per l'assegnazione delle case, sfociate in episodi di violenza.

Un servizio di Rete Veneta sugli scontri degli ultimi giorni

Ieri sera però la situazione è degenerata. Oltre al rogo dei mobili, c'è stata anche un'aggressione nei confronti di un dipendente della cooperativa che si occupa di gestire la permanenza dei profughi. Questi ultimi al momento si trovano ancora all'interno del complesso residenziale e i residenti—alcuni dei quali hanno passato la notte accampati lì di fronte—hanno annunciato che le iniziative di protesta continueranno ad oltranza finché i profughi non saranno allontanati.

Alcuni militanti di Forza Nuova hanno intanto allestito un presidio permanente e impedito la consegna di cibo ai profughi alloggiati all'interno del complesso. Forza Nuova ha anche requisito i mobili sottratti agli appartamenti che non sono stati bruciati, annunciando che saranno destinati alle famiglie italiane vittime del tornado che nei giorni scorsi ha colpito la zona della Riviera del Brenta.

via Facebook/Forza Nuova Treviso

Questa mattina il governatore del Veneto Luca Zaia si è recato sul posto e ha lodato la "resistenza" dei cittadini all'arrivo degli stranieri. "La gente ha fatto bene, questa è una situazione intollerabile," ha commentato, aggiugendo che si sta "africanizzando" il Veneto.

Ma a sorprendere sono state le dichiarazioni del sindaco di centrosinistra di Treviso, che "pur non condividendo il metodo" ha detto di comprendere la frustrazione dei residenti. Intanto, la Prefettura ha dichiarato che i residenti autori dei danneggiamenti verrano denunciati, perché "chi si è comportato male sono gli italiani, non gli stranieri."

Matteo Salvini, dal canto suo, ha annunciato su Facebook che "sabato nel tardo pomeriggio a Quinto di Treviso ci vado di persona, anche per dare solidarietà alle famiglie dei residenti: il RAZZISMO verso gli italiani mi fa girare le PALLE."

La vicenda ricorda in maniera inquietante quanto avvenuto lo scorso anno a Tor Sapienza, quando un centinaio di "cittadini indignati" aveva assaltato con sassi, spranghe e bombe carta un centro di accoglienza. Subito dopo quell'episodio, l'account ufficiale di Forza Nuova aveva scritto su Twitter invocando "10, 100, 1000 Tor Sapienza."

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