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A8N8: Sei del deserto e non lo sai

Recensioni

I dischi del mese: alcuni ci hanno fatto vomitare, altri ci hanno messo il sorriso.

LV

ATOMS FOR PEACE

2 CHAINZ

DIVINE FITS

I'mma start a riot, I'mma start a riot! I'mma start a riot, I'mma start a riot!
(Repeat x Diecimila)

RAGAZZO PUPAZZO

Le prime volte che ho sentito e soprattutto visto Riff Raff, quello che ho provato è stato un sentimento misto tra repulsione e incredulità. Dopo circa due mesi i sentimenti nei suoi confronti si sono ribaltati. È come se Riff Raff, con le sue rime totalmente prive di senso, le produzioni a caso, le merdosissime tute acetate e i gioielli da bambino psicopatico che costano milioni ti crescesse addosso. È come se la follia del suo personaggio e della sua musica tutto ad un tratto fosse la cosa più razionale e giusta del mondo, e tu non saprai mai spiegarti il perché.

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RAP GAME FRANCESCO TOTTI

Se solo foste anime sensibili con scarsissima speranza di superare l'inverno senza un uso massiccio e compulsivo di quei bei cristallini tutti del colore del cielo… L'alternativa a un abisso di dipendenza sarebbe quella di convertire l'angoscia per la pessima capacità relazionale e le belle speranza fottute in una cascata di beat e rime depressive e auto-analisi. Per diffondere l'angoscia agli altri. Tutti gli altri. Come fa Esopo Roccheggione.

TEMENOS CH’IEN

LV

Sebenza

Hyperdub

Andavo in bici sul marciapiede e c'era uno che mi bloccava la strada perché faceva i gesti dei rapper. Anche Renzo Dj quando mette le cuffie li fa. D'altronde anche io, quindi porto rispetto e non investo alcun ragazzo rap del marciapiede, e mi auguro che ascoltino dischi belli come questo.

SEBENZA MAPELLI

Blackest Ever Black

Un altro EP di terrorismo africano da William Bennett: somiglia ai primi due, non fosse per il lato B che scambia le percussioni con un pacco di droni e siringhe infette. Spacca tutto, e infatti pure questo è la colonna sonora di un documentario di VICE (conflitto di interessi? e sticazzi?). Ancora mi chiedo come mai non si sia messo a fare questa musica già 10 anni fa, risparmiandoci gli ultimi patetici dischi dei Whitehouse.

MARCHIGIANO CON RISERVE

ATOMS FOR PEACE / OTHER LIVES

Tamer Animals / Other Side

50 Weapons

In breve: i due personaggi più odiosi del mondo della musica mainstream che ancora si decolorano i capelli (Thom York e FLEA, per dio) fanno un gruppo con uno smanettone esperto (Nigel Godrich) e ovviamente nella prima uscita fanno fare tutto a lui: un remix di un gruppo inutile e uno di una loro traccia, prima ancora che ne esca la versione originale ovvero l’apoteosi dell’autoreferenzialità. Non commento oltre o mi viene un ictus.

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AUTISTICO DOTATO DI STILE

L

E ROSE

Isole 51 42 S 057 51

Postosegreto

Scordatevi un’altra “Monica Vitti”: Le Rose sbarcano su atolli di respiro internazionale con questo concept sugli esploratori che furono. Suoni oceanici, arrangiamenti lapislazzuli, un misto fra i Kraftwerk, Laurel Halo, Sandy Marton e Art of Noise. Un lirismo romantico per naufragare fra le fredde onde informatiche alla ricerca di “un mondo latino”. Forse le composizioni sono un po’ troppo rarefatte, ma se chiudete un poco gli occhi il vento dei pionieri soffierà via anche voi.

VASCO ROSSY DE ROCKY BALBOA

FOUR TET

Pink

Text

Tra una cosa e l'altra i dischi "ufficiali" di Four Tet sono la roba meno interessante a cui mette mano dal 2005. Meglio quelli in cui si scopre un tecnomane e spiattella tracce minimal di otto minuti in giro senza una direzione. Pink è sostanzialmente una raccolta di pezzi laterali che se non li avesse buttati sul mercato a quest'ora gli sarebbe toccato chiuder bottega o–peggio–mettere mano a un seguito major di There is Love in You.

ERNESTO ASSANGE

OLD APPARATUS

Realise

Sullen Tone

Bass Music o come cacchio la chiamano ora, fatta da gente malinconica che campiona il suono della pioggia, perché in Inghilterra c’è un tempo di merda, lo smog, l’alienazione e i giamaicani gli hanno insegnato a usare il delay. Capiamoci meglio: avete presente il disco che speravate facesse quel paraculo di Burial dopo Untrue, invece di mettersi in testa che piacere ai fan dei Radiohead è una buona cosa? Eccolo.

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OCCHIO FINO AGGIUNTA PREZZEMOLO

LYNRD SKYNRD

Last Of A Dyin'Breed

Roadrunner

La cosa bella di questi redneck americani è che sono le Lady Gaga della psichedelia: riescono a farti piacere maschi sudati con i capelli lunghi, riff psichedelici ma non troppo, ascelle pezzate e soprattutto ti fanno venire voglia di menare a sangue a le vostre fidanzate. Mica poco.

GABRIELE P’REPUZIO

DEAD SKELETONS

Ord

Sound Of Cobra

Non è che tutti quelli che prendono l’HIV, dopo essersi ammalati, diventano degli artisti della madonna, quindi non ti sto cercando di convincere a fare sesso non protetto nelle darkroom, però magari se ci provi lo diventi, non si sa mai. Nonni Dead ce l’ha fatta e l’anno scorso ha tirato fuori il disco più figo che abbiano mai avuto alla Fnac. Siccome lo so che non l’hai preso, ora che suonano dal vivo valli a vedere e a comprare sto EP, ché alla Fnac non l’avranno mai.

GANGRENA FOURNER

THE LOCUST

The Molecular Genetics From The Gold Standard Labs

Anti

Se mai arriverete alla fine di questa recensione sappiate che l’ultimo disco dei Locust è già finito da un pezzo, che le canzoni contenute sono 44 e ogni titolo è più lungo della canzone stessa, che grazie al cielo rimane sempre un disco dei Locust, che Pitchfork se ne lamenta, che l’unica cosa fastidiosa sono i fan della band, che questa recensione poteva uscire per “Inconcludente rivista di nicchia a caso con cose e parole a caso” e invece è qui.

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MARPIONE LUSSATO FEZ

EAGLE TWIN

The Feather Tipped The Serpent's Scale

Southern Lord

Lo slogan old is the new young che sta sulle magliette dei Nomeansno si allarga facilissimo al doom (je piacerebbe) concettuale E per capirlo ci piace ascoltare dischi fatti da delle cariatidi tipo Densley degli Iceburn e il mammasantissima Greg Anderson, gente che non s'è mai risolta le psicosi della pubertà e che non ti annoia nemmeno mentre ti sbatte in faccia lo stesso canovaccio per diciannove minuti, guardandosi bene dal metterci una variazione che sia una. BOTTA.

NICOLA MENTE

THE DARKNESS

Hot Cakes

Canary Dwarf

I Darkness hanno avuto un'enorme colpa, a parte esistere e fare video discutibili in cui il glitter e il pantalone a zampa sono i migliori protagonisti: riportare in auge i Queen, le loro canzoni lunghissime e inconcludenti, i riff noiosi e barocchi, le voci castrate e le acconciature discutibili. Un album che teniamo solo perché ha delle tette in copertina.

LADY GAG

Blood

Century Media

La cantante parla spesso di oggettivazione sessuale, il “complicatissimo” ruolo della frontman donna, lo sfruttamento dell’immagine e boiate simili non ricordandosi che sono le caratteristiche cardine della sua band.. Citando un profeta moderno: “Ma sei brava a truccare? Manco truccà sai? Allora non sai fà un cazzo, sei l’ultima delle donne, ti metto sul marciapiede a Milano, in via Zara, quello è il posto che fa per te. ”

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RICHARD BRUTTO

Woven Black Arteries

NoEvDia

Dovendo usare come valutazione una faccina col sorriso o una che sbocca non posso certo mettere la prima a un disco che, come qualsiasi cosa dei Teitanblood, è stato concepito per far schifo e indurre vomito (appunto) e diarrea all’ascolto. Bene, la NoEvDia è la label più malvagia e seriamente votata al Demonio del mondo, e anziché beccarvi un mini inutile, potete gustarvi una delizia nauseabonda cacata da Satana in persona.

VENTREPPE GIUSELLA

Ci sono tre tizi coinvolti in band come Handsome Furs, Wolf Parade, Spoon e New Bomb Turks (dafuq?). Questi tizi vogliono finire in radio per pagare le rate della casa, così tirano fuori un AOR elettronico più insignificante del compagno delle elementari che per merenda portava una carota. Come se non bastasse, avete presente l’ “Ecce Homo” spagnolo trasformato dalla vecchia in una bambola gonfiabile? Ebbene, questi disgraziati hanno fatto ben di peggio con “Shivers” dei Boys Next Door.

DIVINO TOKYO HOTELMA

FRESH & ONLYS

Long Slow Dance

Mexican Summer

Il ritorno della superba ditta guidata da Tim Cohen e Wymond Miles offre molteplici motivi per darsi all’onanismo. Oltre al perfezionamento pop del loro languido garage-rock, in questo disco aleggia la sensazione di essere al galoppo su di un Mio Mini Pony, mano nella mano con Neil Young e Todd Rundgren. Una situazione assai maschia, quindi, per tutti quei cowboy che si riconoscono nel vecchio adagio messicano “Y aqui siempre paso la vita con la pistola y el corazòn”.

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THAMA RINDO

ALANIS MORISSETTE

Havoc And Bright Lights

Collective Sounds

Sapevate che Alanis Morissette è religiosa? Ha una forte spiritualità. È religiosa, crede molto nelle energie. È una cantante che non si monta la testa perché la sua forte spiritualità la mantiene con i piedi per terra. Nonostante i piedi per terra, Alanis ha il cuore nel cielo perché è religiosa. Anche se questa attitudine la porta ad essere un tantino ripetitiva, tale ripetitività può essere letta in chiave rituale come un mantra buddista. Infatti Alanis è religiosa. Ha una forte spiritualità.

SANTANNA METTERZA

XX
Coexist
Young Turks

Non ho mai capito il consenso trasversale riservato al primo disco degli XX, una robetta minimal-wave il cui unico pregio era di essere irritante in modo non-chiassoso. Ogni tanto lo riascoltavo e non capivo, boh, sì, non fanno male a nessuno, wave-pop democristiano, bella mossa, datevi fuoco voi e i vostri raffinatissimi fan. Alla luce del secondo disco, va detto che almeno quello aveva qualche abbozzo di pezzi e in confronto a Coexist sembra Loveless. Aridatece gli Young People.

GAAHL GAAHDOT

PET SHOP BOYS

Elysium

EMI

Se ti dicono che il nuovo disco dei Pet Shop Boys segna un cambio nella loro musica non crederci: sembra ancora di essere dentro ad un camerino di Zara. Elysum è fatto di basi potenzialmente fighe che scemano dopo due minuti, testi che dicono che siamo tutti speciali e l'idea finale che a certa gente basta immaginare un mondo fantastico fatto di settimane della moda per ascoltare musica. A certi pure per campare.

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MAURO REPERTO

GRIZZLY BEAR

Shields

Warp

Questa recensione ci viene offerta dall'ENPA in collaborazione con VICE. “Per commincare, dico solomente una cosa di 'Grizzly Bear': sono un gruppo di musica e puoi ascoltare la loro nuova musica. Questo disco sembra l'alteri disci di questo gruppo? Non so. C'e una gitarra; certo, forse c'e piu di una gitarra. C'e una batterista; è forte? Cosi cosi. C'e un voce che parla inglese in un formato di canzione. Penso che c'e un basso, ma non sono sicuro, i miei Winamps non sono forte. Insieme, questi diventano un disco di musica che ti potrebbe piacere, ma ti potrebbe anche non. Per me, e un disco buono per umano triste, in autunno.”

L'ORSO “GIOVANNI PASCOLI”

DAVID BYRNE & SAINT VINCENT

Love This Giant

4AD / Todo Mundo

Il mio unico problema con St. Vincent è che, ogni volta che la vedo suonare, vorrei bucarle la faccia con un punteruolo e, mentre agonizza sdraiata a terra, sul palco, vorrei dirle “Impara dai tuoi errori.” Questo disco non solo la vede in copertina photoshoppata come una creatura di Silent Hill, ma David Byrne e Annie Clark si sono incontrati a un concerto di Björk e dei Dirty Projectors, quindi immagina un po' tu il divertimento. Eppure, sorprendentemente, quando lei non ha troppa influenza sugli arrangiamenti il disco è bello.

HENRY TROLLINS

Fin dai loro inizi gli Animal Collective vorrebbero farci credere che sono grandi artisti della “registrazione” e della “orchestrazione”, un po’ come Phil Spector. Peccato  facciano l’esatto opposto: con Spector dietro un brano efficace e apparentemente semplice ci sono arrangiamenti complessi e geniali. Con gli Animal Collective, dietro uno show off di composizioni barocche e cinguettii di synth… non c’è un cazzo.

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TISANOREICA SCORSESE

ROBERT HAMPSON

Répercussions

Editions Mego

Bobby dice che non c’ha più una lira, è più ambient-isolazionista che mai e passa le giornate in uno sgabuzzino di Parigi a suonare. Il disco ne è una degna testimonianza, ghiottoneria spaziale per tutti noi che ci siamo trapanati le sinapsi con i dischi di Main e Loop negli anni dorati. Però almeno i soldi per tingersi i capelli ce li ha ancora, quando lo ho visto dal vivo portava un notevole caschetto biondo alla Twiggy.

PARANOICO CON GARBO

GETATCHEW MEKURIA, THE EX & FRIENDS

Y'anbessaw Tezeta

Terp

Ci sono un africano, una manica di olandesi, qualche belga, e un crucco. Suona come la barzelletta migliore del mondo nel momento in cui la musica, le vite e le vicende che ne escono fuori sono un esempio formato UltraLarge di quello che adoriamo. Un incontro all'insegna dell'autonomia di testa e cuore. Professionalità a tonnellate e seghe a due mani incluse. Più sottile e tradizionale del primo giro, preghiamo solo non finisca in mano a qualche fichetto etnologo dell'ultima ora.

BRASS EBOUND

Una forza misteriosa insiste e tenere i Daniel Lopatin di questo mondo lontani dai Richard Bishop. Che sia l’antico concetto del talento? Il progetto Rangda dimostra che persone come Bishop, Ben Chasny e Chris Corsano possano fare jam a cazzo e passare alla storia. Senza troppi blogger o graphic designer. Che sia solo musica?

ROTTIN’ CULO

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Disco ottimamente suonato, con alcune pregevoli trovate di colore e ospiti d’eccezione come Bobby Solo (sul serio). Le atmosfere ricordano una cifra Morricone e sti stronzi qui… Andrebbe tutto bene se non fosse che è di una noia mortale. Perché? Ma perché nessuno viene impiccato veramente, e si sente che siamo a Cinecittà.

CLINT WESTWOOD

DJ BALLI & RALPH BROWN

Tweet It

Sonic Belligeranza

La Sonic Belligeranza torna in scena con un’operazione sonoro/scientifica di altissimo livello: tradurre in suoni il flusso di informazioni di Twitter. Il risultato è una drillcore che fa impallidire il caro vecchio Drillbit, con tanto di professore di fisica vocoderizzato pronto a spiegarvi i vari calcoli matematici che hanno portato a tanto scempio (li trovate anche sul picture disc, nel caso foste scettici). Patron di tutto, ovviamente, Dj Balli, un incrocio breakcore fra Malcom Mc Laren e Pippo Baudo periodo Fantastico 5.

MARCO ZUCCHEROBERGO

Se vai sulla pagina Wikipedia di Ariel Pink dice che fa i suoni della batteria con le ascelle. Beato lui, io non ci sono mai riuscita. Probabilmente è un'abilità che si acquisisce in età matura. Questo album si chiama Mature Themes. Ascoltandolo bene non si nota questa cosa delle ascelle, però. Peccato.

MI SENTO TANTO GLORIA SWANSON

Al quarto disco identico al precedente, ma sputato sputato, cominciano a sorgere i primi dubbi sull’onestà di questo progetto, se poi consideriamo che esce per una delle etichette più paracule di questo continente, direi che si può cominciare a parlare di certezze. Ed è un peccato, perché dal vivo possono anche dire la loro, con tutti quei pedalini.

MARKUS WASMEIER

A quanti condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste sonora, di seguito definita instrumentale roccheggìo, con certi ritrovati orribili non meno che sciocchi, parve d'aver fatto cosa talmente degna di memoria che, nelle sentenza di cui sopra, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizione del naturale apparato uditivo, decretaron che in quello spazio s'innalzasse un inno alla igiene dei suoni loro, testé definiti et pure incerti nel legarsi all'equità in vece di intenderlo libero et assoluto. Boom.

MANZO CUCCO