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Fare il giornalista in Messico e Colombia può costarti la vita

In Messico, dal 2000 a oggi, sono morti 118 giornalisti e altri 20 sono scomparsi nel nulla. In Colombia, nello stesso periodo, più di 100 reporter sono stati assassinati.
Manifestazione a Città del Messico dopo l'omicidio di un giornalista. Foto di Isabel Mateos/Cuartoscuro.com

Dal 2000 a oggi in Messico sono morti 118 giornalisti e altri 20 sono scomparsi nel nulla. La situazione non è migliore in Colombia, dove nello stesso periodo più di 100 reporter sono stati assassinati. Sono i due paesi dell'America Latina in cui è più pericoloso fare il giornalista.

A dipingere questo quadro allarmante è stata la Società Interamericana della Stampa (SIP), un'associazione a favore dei diritti dei giornalisti fondata nel 1943. I dati presentati all'ultima conferenza annuale tenuta a Città del Messico non sono molto incoraggianti.

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Negli ultimi sei mesi si sono verificati 12 omicidi di giornalisti latinoamericani, sette dei quali in Messico. Per il SIP, però, le morti sono solo la rappresentazione più estrema di una totale mancanza di libertà di espressione per i cronisti, in cui molestie, minacce e agguati sono all'ordine del giorno.

"Continuano ad aumentare i casi di omicidio per cui nessuno viene condannato, perciò tutto questo avviene nell'impunità più totale," scrive l'associazione. "È chiaro che la protezione è scarsa, così come le contromisure applicate dallo Stato per migliorare le condizioni lavorative."

A far paura ai giornalisti dell'America Latina - secondo la relazione di SIP - non sono solo i narcotrafficanti e le bande criminali, ma anche le autorità federali e militari. Infatti, alle minacce segue "la reazione timida delle autorità governative, se non addirittura la compartecipazione nell'intimidazione dei giornalisti."

"In questo modo," continua la relazione, "si crea un clima ideale per le aggressioni fisiche e gli eventuali assassinii nei loro confronti."

Leggi anche: Faccia a faccia con il capo dei sicari del sanguinario cartello messicano 'Los Zetas'

Un altro problema che affligge la stampa locale è l'uso della pubblicità governativa, spesso principale fonte di introiti. "In paesi come Costa Rica, Nicaragua, Messico e Bolivia, la pubblicità di Stato viene utilizzata per premiare o punire i giornali in base alle informazioni che pubblicano."

L'unica nota positiva del rapporto è il miglioramento dell'accesso alle informazioni in diversi paesi, nei quali sono state introdotte leggi per aumentare la trasparenza dell'amministrazione pubblica.


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