Come reagiscono le persone durante un litigio con la persona con cui hanno una relazione? Di solito accade a porte chiuse, non se ne parla molto in pubblico, e la maggior parte di noi in realtà non ha nemmeno idea di come una conversazione concitata con la persona con cui si sta dovrebbe sembrare—perché nessuno ce lo ha mai davvero spiegato.
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Qui di seguito, trovate riuniti alcuni scenari e discussioni piuttosto comuni, analizzati con l’aiuto di Rosara Torrisi, sessuologa di Long Island.Innanzitutto, Torrisi sostiene che esiste una differenza sostanziale tra una discussione e un litigio. “Il litigio implica che una persona ferisca l’altra intenzionalmente,” afferma. Una discussione invece, per quanto accesa, dibattuta, spiacevole e controversa, si rivela in ultima analisi salutare. Diventa un litigio vero e proprio quando le persone iniziano a tirarsi colpi bassi, si comportano scorrettamente, sono ingiuste o cattive.In più, sottolinea che non è per forza un problema discutere di frequente e, anzi, può indicare che chi è nella relazione si senta a proprio agio a esprimersi. “È giusto sia così,” dice. “Ai partner capita di avere opinioni, pensieri, sentimenti, convinzioni e valori diversi. Tutte cose che si spera vengano comprese e accettate, magari con un compromesso.” Se pensi che il conflitto sia di per sé intrinsecamente negativo, o ti preoccupi all’idea che sottintenda qualcosa di terribile sulla tua relazione, può darsi queste convinzioni derivino dal modo in cui sei stato educato. “La maggior parte di noi è cresciuta con genitori che negavano di litigare, oppure lo facevano in maniera sgarbata, e ora ne abbiamo paura,” insiste Torrisi. “Ma se non discuti non puoi essere onesto e autentico con te e né con le altre persone.”
“Litighiamo praticamente ogni settimana”
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“Discutiamo spesso di fronte ai nostri amici”
“Discutiamo sempre delle stesse cose”
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“Potrebbero riguardare la religione, i soldi, il sesso, la possibilità di avere figli, dove vivere, ecc.,” spiega Torrisi. “Problematiche complesse, e magari dolorose… che spesso implicano la fine di una relazione.” Se quindi è questo il tipo di discussione che avete regolarmente, o se pensi che non siete allineati sulle grandi questioni della vita, potrebbe essere ora di chiedersi se siete davvero compatibili.Passare un’intera giornata a discutere non implica che la relazione sia disastrata, tuttavia è incredibilmente sfiancante. Se senti di star perdendo anni della tua vita dietro queste lunghissime conversazioni, Torrisi sostiene possano esserci delle ragioni precise.In primo luogo, una delle persone implicate potrebbe aver problemi a esprimersi o sentirsi compresa. “Capita di dover riconoscere che il destinatario del discorso abbia bisogno di ricevere le informazioni in maniera diversa o particolare, ma lo stesso vale anche per chi si sta esprimendo,” dice Torrisi. Se ti sembra di non parlare lo stesso linguaggio del partner, puoi provare prima a mettere per iscritto quello che devi dire, a parlare più lentamente, fare domande per cercare spiegazioni, o semplicemente riformulare il tuo messaggio.
“Le nostre discussioni vanno avanti per ore”
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Pensa inoltre a tutti quegli elementi esterni che possono interferire con il tuo discorso e considera l’idea di parlarne in fasi diverse della giornata (ad esempio, quando nessuna delle parti implicate è occupata, distratta o ubriaca) o in luoghi considerati neutrali (un parco invece della camera da letto). Inoltre, una delle persone chiamate in causa potrebbe essere molto prolissa e potrebbe voler descrivere nei particolari tutte le ragioni per le quali è arrabbiata. I monologhi però, in special modo se lunghi, tendono ad affaticare la capacità altrui di prestare attenzione, benché possano essere molto catartici per il parlante.In altri casi, secondo Torrisi, le discussioni si trascinano perché in realtà si evita di parlare dei problemi più profondi e, se si rimane al dibattito più superficiale, difficilmente si risolverà la questione. Ad esempio, se discutete dei calzini sporchi lasciati in giro, il problema sottostante potrebbe in realtà essere quello del mancato rispetto nei confronti del partner, oppure la mancata considerazione dei bisogni altrui. Dunque, chiediti se c’è un problema inespresso da affrontare. Le persone piangono per un buon numero di ragioni diverse e Torrisi sottolinea che in realtà si tratta di una reazione piuttosto neutrale. Le lacrime possono essere la manifestazione fisiologica di una distensione emotiva, un modo con cui il corpo prova a calmarsi, oppure un’espressione del dolore emotivo. Quindi, piangere durante una discussione non implica per forza di cose di essere stati cattivi o scorretti, o che ci sia qualcosa di intrinsecamente sbagliato nella vostra relazione o nel modo in cui discutete.
“Ogni volta che discutiamo, qualcuno finisce in lacrime”
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“Diverse persone si sentono manipolate dal pianto,” afferma Torrisi. “Le esorto a considerarlo un tema su cui lavorare.” Il pianto è una reazione naturale e difficile da controllare o fermare, accusare la persona con cui si sta di utilizzarlo per manipolare significa presupporre che abbia cattive intenzioni. “Se è così, hai problemi ben più gravi del semplice pianto, un problema di fiducia,” conferma Torrisi.Se alzate la voce non dovete necessariamente preoccuparvi. Si tratta di un punto di vista molto soggettivo. “Abbiamo tutti un’idea diversa dell’intensità e del volume delle conversazioni,” sostiene Torrisi. Se siete comunque a disagio per il volume dei vostri diverbi, può significare che vi state agitando e innervosendo molto, ed è questo a preoccuparvi davvero. “Il fatto di aver alzato la voce ci informa che il sistema nervoso è iperattivo e sottoposto a stimoli eccessivi,” precisa Torrisi. “E quindi non riuscirete ad avere una conversazione produttiva.”Tuttavia, non è l’unico segnale per capire che siamo inondati dalle emozioni, bisogna comunque prestare attenzione ad altri indicatori. Ad esempio, cambiamenti fisici come un battito cardiaco più accelerato, l’aumento del calore corporeo o il diffondersi del rossore sulla pelle, la contrazione dei pugni o una stretta sui capelli, o ancora i cambiamenti nel tono della voce. Se si realizzano, è meglio fermare subito la conversazione.
“Le nostre discussioni sono davvero accese”
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Tuttavia, affinché questa pausa si realizzi con successo, bisogna che le parti in causa siano concordi a tornare sulla discussione in seguito—non deve insomma diventare una scusa per posticipare il discorso a data da destinarsi. E tutti devono decidere di comune accordo di non stare a rimuginare sull’argomento durante la pausa, per quanto possa sembrare impossibile. “Dovresti occupare quel tempo con attività che permettono di sbollire la rabbia,” consiglia Torrisi. “Una passeggiata o una doccia, un riposino o una sessione di meditazione. Qualsiasi cosa torni utile e funzionale.” Se ti suona esagerato, folle o infattibile, sappi che vale per molti, ma, per il bene della tua relazione, devi almeno provarci. “Esiste la ‘dinamica inseguitore-inseguito’, dove una persona dice ‘Ho bisogno di una pausa’ e l’altra ribatte ‘Non andrai da nessuna parte fin quando non abbiamo finito,’” esplicita Torrisi. Ma è probabile che l’inseguitore sia iperstimolato e non riesca a calmarsi da solo, motivo per il quale cerca l’aiuto del partner continuando a discutere—ma difficilmente ci riuscirà, vista l’agitazione generale. In più, quando si arriva a questo livello possono verificarsi anche episodi di comportamento abusivo.Per evitare di arrivare a questo punto, Torrisi suggerisce di provare a realizzare “tentativi riparatori,” che possono aiutare a ricostruire la fiducia e il legame. Ad esempio, provare a stringere la mano, ad abbracciare la persona con cui si sta. Piccoli gesti che possono davvero cambiare il tono della conversazione e placare il sistema nervoso dei presenti, comunicando il messaggio che “facciamo parte della stessa squadra.”
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