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Musica

Internet Dreams: i sogni ad occhi aperti della vaporwave

Se i computer potessero sognare, la colonna sonora sarebbe questo disco.

I computer sognano di pecore elettriche? Be', se potessero, probabilmente sognerebbero robe tipo trasshate Tumblr e tristi visioni di vite nerd, meme polverosi e haul vlogging, insomma tutte le cose più insulse e bizzare contenute nei più sperduti impiastricciati angoli del world wide web.

Nel loro primo ep, The Internet Dreams, Swick e Douster—musicisti con collaborazioni all'attivo con etichette come Mad Decent, Dim Mak e Sound Pellegrino—danno un'idea completamente diversa di quello che potrebbe essere una fantasia generata nel mondo virtuale. Per farlo hanno costruito un sito completo stile hacker anni Novanta che sembra essere appena uscito da Johnny Mnemonic—ma state tranquilli, Keanu Reeves non uscirà dallo schermo cercando di aggredirvi.

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Il sito funziona come una specie di terminale DOS in cui digitando vari comandi si possono eseguire alcune azioni: ascoltare l'EP in streaming, scaricarlo o semplicemente guardare il trailer dell'album, per immergersi visivamente in tutte le fantasie degli autori.

Il trailer dell'EP Internet Dreams

Le tracce hanno titoli come "OS War III" e "Hackers Convention Jam," e suonano tipo collage melodici di detriti internettari: strati di voci sintetiche, suoni di synth-pad mischiati a suoni di dial-up e jingle di AOL. Tutte le citazioni—dall'audio di un video di YouTube intitolato "moms using MS-DOS" a una pubblicità del '98 che incita il pubblico a "navigare il web!"—sono dei mezzi giochetti: lo scopo di questo progetto multimediale è portare alle estreme conseguenze la nostalgia per ere oscure dell'Internet e l'ossessione per la vacuità del capitalismo della vaporwave.

Questi producer non fanno segreto di essere completamente affascinati dalla cultura Internet del passato, quando i modem a 56k e le connessioni lente erano un dato di fatto, un contesto culturale perfettamente descritto in film cyberpunk degli anni Novanta come Hacker, Total Recall e Robocop.

"Penso che quel tipo di estetica sia così affascinante semplicemente perché non stiamo vivendo nello stesso periodo che quei film rappresentano," mi dice Douster in uno dei nostri tanti scambi di mail. "Ad un certo punto della notte io e Swick stavamo guardando all'infinito video su YouTube in cui la gente fa cose assurde con DOS e semplicemente ci è sembrato quello il modo migliore di far uscire la nostra musica. In un certo senso è la costruzione di un universo fatto apposta per essere visualizzato dall'ascoltatore, parte integrante dell'atmosfera del disco."

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Per esempio, traccia n.3, "56K Desert Connection," ha una particolare caratteristica ipnotica grazie all'utilizzo di campioni sonori dalla telecronaca araba della finale di Premier League di tre anni fa in cui il Manchester, proprietà dello sceicco Mansour, vinse la coppa. "Il pezzo è pensato come la trasposizione di una situazione specifica: un tizio nel deserto che cerca disperatamente di ascoltare la diretta della partita, ma la connessione di cui dispone è schifosissima, quindi il flusso dei dati ritarda, si blocca per ricaricarsi… E così via." ci rivela Swick.

Swick e Douster sono solo gli ultimi in una serie di programmatori-producers che hanno optato per l'utilizzo di metodi alternativi di diffusione della propria musica, costruendo intorno al loro album un mondo immersivo completo. Per esempio i Gatekeeper hanno realizzato una celebre collaborazione con Tabor Robak per realizzare un videogame per il loro LP, Exo, in cui i giocatori sostanzialmente possono vagare per un pianeta alieno HD creato sulla base di un concept di Robak, la "Desktop Wallpaper Aesthetic."

Chiedendo loro il perché abbiano optato per questa direzione, Swick mi ha spiegato che sarebbe stato troppo semplice caricare semplicemente la loro musica su SoundCloud in free download. "Ho preferito divertirmi di più, pensarci un po' e cercare di capire come fare per rendere scaricabili le tracce da questo sito folle, è meglio che ricevere un freddo link Dropbox via mail, non trovi?"

Infine, la domanda da un milione di dollari: cosa diamine è un Internet dream?

"Una visione di luce futuristica che sarebbe totalmente appagante—se non fosse leggermente in ritardo" e la "dominazione del mondo dalla tua cameretta", queste sono le due affermazioni che mi sono state rilanciate.

Wow, sembra divertente.

Se non lo aveste ancora capito, potete ascoltare e scaricare The Internet Dreams QUI.