La corteccia cerebrale di Nicolas Jaar dev'essere un luogo iperattivo come quelle zone del Pianeta adiacenti alle faglie, in costante sobbollizione sotterranea. Il suo genio produttivo, sempre in fermento, è in grado di fare cose come un'improvvisazione di 5 ore al MoMa, un progetto di enorme successo come i Darkside, o di condurre un'etichetta, la Other People, per cui escono artisti di grosso calibro emotivo, tra cui Valentin Stip o, ultimamente, il nostrano Vaghe Stelle.In attesa di assistere al suo set al Club To Club di quest'anno, sentiamoci la sua ultima produzione, "Fight", uscita oggi per R&S Records, il suo terzo 12" di quest'anno, dopo Nymphs I e II. Come al solito si tratta di una cavalcata a passo sostenuto ma dolce, un viaggio dell'ascoltatore in quel cervello in movimento ed ebollizione, che inizia lentamente e, mentre cresce, diventa un panorama onnipervasivo che non lascia altre possibilità se non il piacere di lasciarsi portare da un cavaliere esperto come Nico.Buon ascolto.
Pubblicità